Edizione 2015

SPILLA 2015
  NONA EDIZIONE
www.spillafestival.it

Spilla‘, il festival che quest’anno giunge alla sua IX edizione, ritorna il 10, 11 e 12 Luglio nella città di Ancona con una programmazione senza eguali.
Il festival sceglie per cornice la splendida città dorica.
Affacciata sull’Adriatico, Ancona è uno dei gioielli del centro Italia: città d’arte ricca di monumenti, con oltre duemila anni di storia, con i suoi caratteristici vicoli del centro e i monumenti che si affacciano sul porto come palchi di un teatro.
Tra i grandi artisti che hanno calcato il palco di Spilla, dal 2007 ad oggi, vi sono: Richard Ashcroft, Local Natives, Anna Calvi, Mumford and Sons, Johnny Marr, Passenger, nella scorsa edizione, e tanti altri.
Non una rassegna di concerti, ma un vero e proprio festival: 3 giorni di grande musica, presentazione di libri, mostre fotografiche, aperitivi al tramonto, e dj set.
Il Main Stage di Spilla è uno dei gioielli della città: la Mole Vanvitelliana, ex Lazzaretto, realizzata dal Vanvitelli nel ‘700. Il complesso monumentale, che da sempre rappresenta un importante contenitore di esposizioni d’arte e spettacoli, ospiterà le attività culturali presentate nel cartellone del festival.

Belle and Sebastian

Biglietto: 30 euro + d.p.
Prevendite attive su www.ticketone.it, www.vivaticket.it, www.bookingshow.it e prevendite abituali

Badly Drawn Boy + Eaves

Biglietto: 15 euro + d.p.
Prevendite disponibili su www.vivaticket.it

Tutti gli altri spettacoli musicali e attività presenti nel cartellone di Spilla 2015 saranno ad ingresso libero.

MOSTRA FOTOGRAFICA, “SHOT”, DI STEFANO MASSELLI.
La mostra, che avrà luogo nei saloni interni della Mole Vanvitelliana, verrà inaugurata Venerdì 10 Luglio alle ore 20,00.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino a Domenica 19 Luglio osservando questi orari: il 10, 11 e 12 Luglio dalle ore 17,30 alle ore 23,30; i restanti giorni, dal 14 al 19 Luglio, dalle 17,30 alle 21,30.

 

 

- GLI ARTISTI –

Belle and Sebastian
A cinque anni di distanza dall’acclamato Write About Love del 2010, i Belle and Sebastian ritornano con un il loro IX lavoro in studio, Girls In Peacetime Want To Dance. Quando si parla di Belle and Sebastian, nella mente esplodono le note morbide e rassicuranti di Get me away from here I’m dying, oppure l’irresistibile e travolgente Dirty dream number two. E poi ancora: Seymour Stein struggente ballata, Fox in the snow una novella perfetta stesa su un tappeto di note. Belle and Sebastian sono baroque pop e molto di più: uno storytelling-folk mescolato con ampie dosi di northern soul, genere musicale di cui la band è genuina estimatrice.
Non mancano piccoli esperimenti che si cibano di elettronica-dance e che trovano il loro giusto collocamento e compimento nell’ultimo spettacolare album, Girls in peacetime want to dance, piena dimostrazione di quanto il gruppo sia maturato, pur rimanendo fedele al proprio stile. I Belle & Sebastian di oggi sono un sogno multicolor immerso nel dancefloor di uno Studio54 del nuovo millennio.

Badly Drawn Boy
È il giugno del 2000 quando Damon Gough, a.k.a. Badly Drawn Boy, debutta sulla scena musicale con il suo The Hour of the Bewilderbeast, vincendo il Mercury Music Prize. Una carriera curiosa, meravigliosa, inimitabile, imprevedibile e costellata di importanti premi. Da allora ha pubblicato quattro album in studio – Have You Fed The Fish? (2002), One Plus One Is One (2004), Born In The UK (2006) e It’s What I’m Thinking Part 1: Photographing Snowflakes (2010) – e tre colonne sonore, About a Boy (2002, dall’omonimo film), Is There Nothing We Could Do? (2009, dal film di Caroline Aherne The Fattest Man In The UK) e Being Flynn (dall’omonimo film del 2012). La colonna sonora del film About a Boy del 2002, interpretato da Hugh Grant, rimane l’album più acclamato e di successo di Badly Drawn Boy, che ha conquistato il disco d’oro nel Regno Unito anche grazie ai singoli Silent Sigh e Something To Talk About. In occasione dei 15 anni dal suo debutto con The Hour of the Bewilderbeast, e a 8 anni di distanza dalla sua esibizione a Spilla, Badly Drawn Boy torna in Ancona per un live imperdibile.

Soak
Il ruolo di SOAK come autentico e giovane talento è ormai definito: nuova artista unica nel suo genere per gli anni a venire. Paragonata ad artisti come Cat Power e Laura Marling, SOAK ha ricevuto diverse lodi per i suoi racconti sull’adolescenza, la famiglia e l’amicizia.
I suoi testi sono intimi, onesti e con una maturità sorprendente per la sua età.
Dopo essere stata in tour con artisti del calibro di Tegan & Sara, George Ezra e CHVRCHES e aver suonato ai festival estivi di Glastonbury, Latitude e Electric Picnic, ad Aprile è approdata in Italia per regalarci tre live indimenticabili.
Con tre singoli all’attivo, B a noBody, Sea Creatures – che è salito ai primi posti delle classifiche di BBC Radio1 e XFM, ed è stato nominato “One To Watch for 2015” da iTunes, Spotify e BBC Sound Poll – e Blud, Soak si prepara all’uscita del suo album di debutto Before We Forgot How To Dream prevista il 2 giugno 2015 su Rough Trade (Self).

Eaves
Eaves, giovane cantante di Leeds, figlio della tradizione working class cantautorale, si prepara al suo debutto in Italia.
Dopo la pubblicazione dell’Ep As Old As The Grave, uscito per PIAS il 10 novembre, Eaves ha annunciato l’uscita del suo album d’esordio, What Green Feels Like, prevista oggi, 27 Aprile, e anticipata dal singolo Pylons.
Prodotto da Cam Blackwood (London Grammar, George Ezra) ed entrato nella famiglia Heavenly (Temples,Toys, Mark Lanegan, Duke Garwood etc.), Eaves possiede un talento raro che smentisce la sua età.

His Clancyness
His Clancyness non è il progetto di Jonathan Clancy. His Clancyness è Jonathan Clancy. L’album d’esordio, Vicious, ha mostrato all’Europa una delle realtà musicali più interessanti degli ultimi anni. Messo sotto contratto dalla FatCat, la label britannica con sede a Brighton che ha pubblicato anche Sigur Ros e Animal Collective.
Vicious è un album denso, pieno di dettagli nella musica e nelle parole, svariati livelli che si sovrappongono e si compenetrano, shoegaze e metriche kraut, glam mischiato al cantautorato folk.

Be Forest
I Be Forest sono un trio nato a Pesaro e composto da Erica Terenzi (batteria e voce), Costanza Delle Rose (basso e voce) e Nicola Lampredi (chitarra). I Be Forest sono Indie shoegaze, new wave, atmosfere cupe e distorsioni. Grazie ad una fitta agenda di date live, il nome inizia a diffondersi nel circuito indipendente italiano, raccogliendo un ottimo riscontro da parte di pubblico e critica. Nel 2011 la band pubblica il disco d’esordio, Cold che conferma i Be Forest come una delle realtà alternative più interessanti della nuova scena underground italiana.

Maria Antonietta
Maria Antonietta, al secolo Letizia Cesarini, nasce a Pesaro nel 1987.
Dopo aver autoprodotto il suo primo disco nel luglio 2010 Marie Antoinette wants to suck your young blood e dopo aver fondato il progetto shoegaze Young Wrists nella sua Pesaro, confeziona l’esordio in italiano registrato e prodotto da Dario Brunori che esce il 6 Gennaio 2012. Poi un lungo tour che dura quasi un anno e mezzo, un brano come Animal nel Maggio 2013, una cover di Gigliola Cinquetti ed ora un nuovo disco che si intitola Sassi ed esce per la Tempesta Dischi. Un disco minimale e sincero, sincero come tutte le cose che sono uscite dalla sua bocca.

Matinée
I Matinée sono una band dell’East-London nata sulle rive dell’adriatico ed emigrata con successo in Inghilterra, il cui nome proviene da una famosa canzone del primo disco degli amici Franz Ferdinand. Composta da Luigi Tiberio (voce, chitarra, synth), Alfredo Ioannone (voce, basso), Giuseppe Cantoli (chitarra) e Alessio Palizzi (batteria), la band ha pubblicato a novembre il suo album di debutto “These Days”, prodotto da Tony Doogan (già al lavoro con Mogwai, Carl Barat dei Libertines e Glasvegas). L’Inghilterra ha accolto a braccia aperte i Matinée con il supporto di media come NME, Q, XFM ed Amazing Radio. Recentemente i Matinée hanno aperto i concerti di The Lumineers, Daughter, Mistery Jets e Futureheads, mentre a Londra hanno suonato in tutti i club più importanti per le giovani band, come il 100 Club e la Death Disco Night di Alan McGee (fondatore della Creation Records e scopritore degli Oasis).

- OSPITI –

Francesco Mandelli
Francesco Mandelli è attore, presentatore, autore e musicista. Nel 1998 debutta nei panni del “nongiovane” con Andrea Pezzi, su MTV. Tra i programmi di successo da lui scritti ed interpretati, “Tokusho”, “Videoclash”, “BlackBox” e “Lazarus” e da ultimo il fortunato sketch show “I soliti idioti” giunto alla quarta serie e diventato successivamente due film campioni di incassi di cui è stato sceneggiatore e attore. Sul grande schermo con “Manuale d’amore” di Giovanni Veronesi, in vari film di Natale firmati Neri Parenti, protagonista di “Pazze di me” di Fausto Brizzi, doppiatore del cartoon “Monster University”, nonché frontman degli Orange, ha partecipato a Sanremo 2015, e lo scorso febbraio ha presentato nelle sale “La solita commedia-Inferno” di cui è stato attore, regista e sceneggiatore.

Osnago non è come Los Angeles. O forse è Los Angeles a non essere come Osnago. O forse posti e luoghi non sono in grado di dividere e ordinare storie che sono di ogni dove e di tutti. Osnangeles è un pugno di tipologie umane, barbieri, pasticceri, spacciatori, robivecchi, anziani ma soprattutto ragazzi, come il rachitico Enrichetto, che tenta il suicidio regolarmente pur avendo, fortunato lui, il “Fifty” Malaguti. Osnangeles è un luogo dove il gergo giovanile si sposa con il dialetto, e dove le nuove parole del mondo, da “leggins” a “transessuale”, portano a un paese dove i pezzi del mondo che verrà si infrangono sulle coscienze in formazione dei suoi abitanti. Osnangeles è la gioventù del “non giovane”: una galleria di personaggi surreali, poetici, ingenui e divertenti lanciata insieme in un rincorsa verso scoperte, sconfitte e vittorie in una Osnangeles che piacerebbe (molto) anche a Los Angeles.

Stefano Masselli
Vent’anni di concerti. Vent’anni a bordo palco.
Dodici anni di presenza nei più importanti festival inglesi. Centinaia di concerti fotografati all’anno. Migliaia le bands ritratte.
Una grande passione per la Fotografia. Una grande passione per la Musica.

 

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