Senza categoria — 27 settembre 2016 23:00

ANDY SHAUF

Dopo aver guadagnato l’attenzione del pubblico e della critica con The Bearer of Bad News,
definito da NPR come uno degli “Album più mozzafiato del 2015″,
Andy Shauf, cantautore e polistrumentista canadese,
annuncia il suo arrivo in Italia con The Party, pubblicato lo scorso 20 maggio via
ANTI- Records e contenente il singolo The Magician.

Quite Like You è il suo nuovo singolo. Ecco il link per vederlo: http://bit.ly/2eFahCx
Acclamato dalla critica per il suo The Party, Andy Shauf è arrivato tra i finalisti del prestigioso premio canadese,
il Polaris Music Prize, nel 2016, al fianco di Grimes, Carly Rae Jepsen, U.S. Girls e del vincitore Kaytranada.

SABATO 25 FEBBRAIO
CARPI – MATTATOIO CULTURE CLUB

www.mattatoiocultureclub.it
Via Pio Rodolfo, 4, 41012 Carpi MO
Biglietto: 10 euro + d.p.
Prevendite disponibili da Venerdì 21 Ottobre alle ore 11.00 su www.eventbrite.it

DOMENICA 26 FEBBRAIO
MILANO – MAGNOLIA

www.circolomagnolia.it
Via Circonvallazione Idroscalo, 41, 20090 Segrate MI
Biglietto: 10 euro + d.p.
Prevendite disponibili da Venerdì 21 Ottobre alle ore 11.00 su www.mailticket.it e www.ticketone.it

Dopo aver dato il via alle registrazioni di “The Party” in Germania, nei primi mesi del 2014, Andy Shauf, cresciuto in una piccola città del Saskatchewan, li ha completati a Regina, in Canada, occupandosi dell’incisione di tutti gli strumenti, con l’eccezione degli archi, gestiti da Colin Nealis.
Con “The Party”, Shauf, cresciuto in una piccola città del Saskatchewan, crea magistralmente un cast di personaggi memorabili ed unici.
“The Party” è il racconto di un “classico house party americano” (Ondarock), dove ogni canzone ritrae alla perfezione un personaggio: c’è la ragazza che balla da sola al centro della stanza con gli occhi di tutti puntati su di lei, c’è quello che rivela i proprio segreti, quello che mentre bella con una ragazza si accorge che assomiglia stranamente alla sua ex, c’è il corteggiamento fuori luogo e c’è chi addirittura passa a miglior vita.
Il quadro è magistralmente dipinto da chitarre distorte, sezioni d’archi, clarinetti e synth, il tutto accompagnato da pianoforte, chitarre acustiche e batteria.
“The Party” non è esattamente un concept album, è più un “album after-party”. Un album da hangover, quando solo le canzoni di Shauf possono dare un senso a quanto è successo la sera prima.

 

 

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