— 6 novembre 2012 22:40

AUSTRA

Dopo il successo di Olympia, gli Austra, progetto guidato della cantante e produttrice canadese Katie Stelmanis,
annunciano il loro ritorno con Future Politics, terzo album in uscita il 20 gennaio 2017 via Domino – distribuzione Self.
L’album è radicalismo distillato: beat elettrizzanti, bellissime melodie cinematografiche, e la maestosa vulnerabilità della voce di Katie.
Utopia è il primo singolo.

Future Politics, il terzo e più ambizioso album degli Austra, auspica una speranza radicale: “un impegno per sostituire la distopia che si avvicina” dice Katie Stelmanis, che guida gli Austra con il supporto di Maya Postepski (Princess Century, TR/ST), Dorian Wolf, e Ryan Wonsiak. “Non solo speranza per il futuro, ma l’idea che ognuno debba aiutare a scriverlo. Non si tratta di ‘essere politicizzato,’ si tratta di andare oltre i confini, in ogni campo.”
Future Politics è una collezione di inni urgenti e pensati sia per la pista da ballo che per le cuffie, che chiede ad ognuno di noi di ricordare che l’apocalisse non è inevitabile, essendo il prodotto di decisioni umane. Aspira ad un mondo senza confini, dove la compassione umana e la curiosità guidano l’innovazione tecnologica invece del profitto, dove la necessità di lavoro è sostituita dal tempo per la creatività e la crescita personale, e il terrore e la distruzione provocati dal colonialismo e dalla supremazia bianca sono riconosciuti come un’epoca oscura della storia umana.
Ispirato dal tempo passato a Montreal e Città del Messico, e mosso da testi economici e filosofici che stava leggendo durante la creazione dell’album, Katie è stata spinta ad affrontare i problemi del mondo con positività e impegno, invece che con distacco e disperazione. L’ispirazione è arrivata anche dalla club culture europea – Objekt, Peter Van Hoesen, Lena Willikens così come i Massive Attack; artisti che considerano la pista da ballo come fonte di idee e gioia radicali.
Il cambiamento, scrive Rebecca Solnit (autrice, attivista e ambientalista), arriva dagli “scrittori, studenti, intellettuali, attivisti e utenti dei social media”. Katie aggiunge a quella lista “gli artisti, i club, le feste, gli adolescenti. L’idea di ogni persona sul futuro è valida e rilevante, specialmente quella dei freak, queer e degli outsider.”
 
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